Esame Avvocato 2021 approvate le nuove modalità nell’era del Covid

La Camera dei Deputati ha approvato il decreto legge sullo svolgimento dell’esame per l’abilitazione all’esercizio della professione forense.

Con 383 voti favorevoli, 4 contrari, 2 astenuti il governo ha definito le modalità operative al tempo della pandemia di Covid-19. Il decreto introduce una disciplina speciale per la sessione degli esami di abilitazione alla professione forense.

Nel dettaglio le prove scritte verranno sostituite da una prova orale preselettiva, propedeutica alla prova orale canonica. Nel corso della prima prova orale, il candidato, che sarà presente in sede d’esame accompagnato dal segretario della sottocommissione (gli altri membri della commissione saranno collegati da remoto), è chiamato a risolvere un quesito di carattere pratico-applicativo. Quest’ultimo riguarderà una materia precedentemente scelta, tra diritto civile, penale o amministrativo.

Il candidato, dopo aver letto il quesito, deve individuare nel dettaglio le problematiche e le relative disposizioni applicabili dal punto di vista sostanziale e processuale.Gli aspiranti avvocati dovranno, altresì, esaminare i principi rilevanti e gli eventuali orientamenti giurisprudenziali potendo consultare anche i codici annotati.

Quanto alla seconda prova orale, ciascun candidato avrà a disposizione dai 45 ai 60 minuti. L’esame verterà su 5 materie, oltre alle questioni relative ad ordinamento e deontologia.

ESAME E QUARANTENA

Il decreto prevede che in caso di positività al Covid-19 o di sintomi compatibili, di quarantena o di isolamento fiduciario, così come in caso di comprovati motivi di salute, il candidato possa chiedere una nuova data per lo svolgimento della prova. La richiesta dovrà pervenire al Presidente della sottocommissione e necessiterà di adeguata documentazione.

La prova suppletiva andrà comunque svolta entro 10 giorni dalla fine dell’impedimento.
Aumentato inoltre il numero delle sottocommissioni d’esame e ne è stato ridotto il numero dei componenti; passano da 5 a 3. Per la prima volta possono far parte delle commissioni d’esame i ricercatori universitari a tempo determinato (RTD-B) e i magistrati militari.
Le date delle prove saranno comunicate con un nuovo decreto del Ministero della Giustizia.

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